Palazzo Belmonte Riso. Estensione del museo di arte contemporanea della Sicilia

Il progetto di ampliamento del Museo di Arte Contemporanea di Palazzo Riso nasce dalla volontà di dotare questo luogo degli spazi adeguati ad un istituzione museale. La nostra riflessione non si è limitata alla sola necessità di maggiori superfici da dedicare all’arte, ma anche alla tipologia di questi luoghi per esporre e poter far esprimere l’arte contemporanea. Nel tempo Palazzo Riso si è trasformato in relazione alle attività che ivi hanno avuto luogo. Come molti palazzi storici è nato residenziale e in seguito è divenuto prima sede della Federazione Fascista, poi importante museo siciliano. Il Palazzo è stato profondamente ferito dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, poi ulteriormente leso da progetti iniziati e mai conclusi. Le complesse stratificazioni susseguitesi nel corso dei secoli ci hanno permesso di meditare su molte questioni. Dalla nostra ricerca sono emerse numerose tracce storiche tra loro sconnesse, ma da inserire all’interno di un dialogo coerente. La necessità di avanzare ipotesi ricostruttive, lo studio delle possibili modalità di intervento su un manufatto storico e la comprensione della migliore maniera al fine di restituire completezza all’edificio storico, sono le tematiche affrontate durante lo sviluppo di questo progetto di tesi. Affiancato ai pensieri di ordine architettonico, lo studio, la classificazione delle mostre presenti e passate, degli artisti e delle opere che hanno omaggiato Museo Riso, è stato il passaggio cruciale per la scelta del catalogo opere della mostra che festeggia il decennale dell’istituzione culturale. La proposta allestitiva muove da due riflessioni: da un lato il valore della storia, dall'altro la ricerca di un dialogo biunivoco tra le discipline, architettonica ed espositiva. Da qui si è sviluppata la mostra Relazioni, che affronta il tema del confronto in quattro rapporti: figurativo, sensoriale, tematico e tecnico. La necessità di mettere tutto a sistema è stato ciò che ci ha guidato: come far dialogare le diverse istanze del passato tra di loro ma anche con il presente, con le tracce che il nostro progetto va a sovrapporre. Il fine è la ricerca di quel fil rouge che renda chiaro il tutto.