Lo studio preliminare al progetto ha seguito due direzioni principali: l’analisi dei caratteri fondativi del Palazzo della Civiltà Italiana a Roma concepito da Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano e lo studio del variegato fenomeno della moda. A partire da questa analisi abbiamo cercato di delineare le fondamenta del modello architettonico e dell’allestimento museale. Come in una narrazione così il nostro progetto è stato costruito su quattro sezioni tematiche (“Tecnologia”, “Comunicazione”, “Storia” e “Contaminazioni”) ma ha lasciato spazio all’unitarietà dell’insieme. Il lavoro che è stato fatto non propone solo un contenitore di oggetti emblematici della moda italiana ma intende dare vita ad un percorso non cronologico, valorizzando la complessità degli elementi che compongono la varietà del mondo della moda. Ogni singolo pezzo della collezione è stato scelto e allestito nell'ottica di creare un quadro complessivo del fenomeno. Accantonata l’idea che essa sia rappresentata solo da abiti e abbigliamento, la costruzione che accompagna la collezione museale vuole indagare e far comprendere in profondità la molteplicità del fenomeno moda nella sua interezza. La collezione parlerà e svelerà tutti gli elementi che hanno contribuito a rendere la moda italiana un settore d’eccellenza nel mondo. La progettazione architettonica si è mossa nel completo rispetto della struttura e della storia dell’edificio proponendo interventi che tendono a essere un coronamento di quanto già esistente. A livello strutturale siamo intervenuti per risolvere ciò che era di ostacolo alla migliore fruizione degli interni. Il progetto degli allestimenti fin dalle prime fasi ha cercato di dialogare con il progetto curatoriale in un continuo gioco di rimandi con essa. L’apparente contraddizione tra l’effimero del mondo della moda e la permanenza di un’architettura così solida si risolve con un progetto museografico e di allestimento in grado di diventare luogo di scambio dinamico, senza diventare spazio cristallizzato. Moda e architettura sono due mondi solo apparentemente separati che si coniugano nell’idea di forma. La moda è architettura perché dà forma alle tendenze, le afferra e abilmente dà loro sostanza e tangibilità. È la moda a produrre la società, non né è il risultato. Sono in molti ad aver sostenuto questa tesi, tra cui voci autorevoli come il filosofo e sociologo tedesco Georg Simmel e il francese Jean Baudrillard. Il fenomeno dinamico della moda e la disciplina dell’architettura parlano entrambi di identità personale, sociale e culturale rispecchiando gli interessi della collettività e le aspirazioni del tempo. Entrambe afferrano il cambiamento dei luoghi e lo esibiscono per costruire un’immagine netta e precisa che si radica nell’immaginario dello spettatore e gli fanno assumere notorietà di portata mondiale. L’obiettivo del progetto è la costruzione di una narrazione stratigrafica tra architettura, allestimento e moda capace di assumere nel suo insieme i caratteri di un’immagine forte e altamente iconica.

Il Colosseo della moda. Allestimento di una stratigrafia narrativa della moda nel Palazzo della Civiltà Italiana a Roma

MANTIONE, MARTINA;OLLARI, NICOLLE
2015/2016

Abstract

Lo studio preliminare al progetto ha seguito due direzioni principali: l’analisi dei caratteri fondativi del Palazzo della Civiltà Italiana a Roma concepito da Giovanni Guerrini, Ernesto Lapadula e Mario Romano e lo studio del variegato fenomeno della moda. A partire da questa analisi abbiamo cercato di delineare le fondamenta del modello architettonico e dell’allestimento museale. Come in una narrazione così il nostro progetto è stato costruito su quattro sezioni tematiche (“Tecnologia”, “Comunicazione”, “Storia” e “Contaminazioni”) ma ha lasciato spazio all’unitarietà dell’insieme. Il lavoro che è stato fatto non propone solo un contenitore di oggetti emblematici della moda italiana ma intende dare vita ad un percorso non cronologico, valorizzando la complessità degli elementi che compongono la varietà del mondo della moda. Ogni singolo pezzo della collezione è stato scelto e allestito nell'ottica di creare un quadro complessivo del fenomeno. Accantonata l’idea che essa sia rappresentata solo da abiti e abbigliamento, la costruzione che accompagna la collezione museale vuole indagare e far comprendere in profondità la molteplicità del fenomeno moda nella sua interezza. La collezione parlerà e svelerà tutti gli elementi che hanno contribuito a rendere la moda italiana un settore d’eccellenza nel mondo. La progettazione architettonica si è mossa nel completo rispetto della struttura e della storia dell’edificio proponendo interventi che tendono a essere un coronamento di quanto già esistente. A livello strutturale siamo intervenuti per risolvere ciò che era di ostacolo alla migliore fruizione degli interni. Il progetto degli allestimenti fin dalle prime fasi ha cercato di dialogare con il progetto curatoriale in un continuo gioco di rimandi con essa. L’apparente contraddizione tra l’effimero del mondo della moda e la permanenza di un’architettura così solida si risolve con un progetto museografico e di allestimento in grado di diventare luogo di scambio dinamico, senza diventare spazio cristallizzato. Moda e architettura sono due mondi solo apparentemente separati che si coniugano nell’idea di forma. La moda è architettura perché dà forma alle tendenze, le afferra e abilmente dà loro sostanza e tangibilità. È la moda a produrre la società, non né è il risultato. Sono in molti ad aver sostenuto questa tesi, tra cui voci autorevoli come il filosofo e sociologo tedesco Georg Simmel e il francese Jean Baudrillard. Il fenomeno dinamico della moda e la disciplina dell’architettura parlano entrambi di identità personale, sociale e culturale rispecchiando gli interessi della collettività e le aspirazioni del tempo. Entrambe afferrano il cambiamento dei luoghi e lo esibiscono per costruire un’immagine netta e precisa che si radica nell’immaginario dello spettatore e gli fanno assumere notorietà di portata mondiale. L’obiettivo del progetto è la costruzione di una narrazione stratigrafica tra architettura, allestimento e moda capace di assumere nel suo insieme i caratteri di un’immagine forte e altamente iconica.
GHIRARDI, SARA
LEONI, FRANCESCO
ARC I - Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni
5-ott-2016
2015/2016
Tesi di laurea Magistrale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10589/126083