Future housing models : how will we live together in Skopje?

Housing has been an ever-present topic in the architectural sphere, presenting one of the first problems to be solved by humankind. In its backbone we find the idea of the shelter, whose forms have varied and evolved, as have we and our surroundings. As a natural progression of this context, we have even the 2021 Architectural Biennale of Venice questioning ‘How will we live together?’, looking for models of future development of living as a concept. Bringing this topic into the Balkans, more precisely the city of Skopje, North Macedonia, we find a standstill, where models of living have not evolved but deranged from their main intention and left citizens with substandard conditions. The aim of this thesis is to create a site-specific architectural design solution for the urban block C08 in the city center. The block is characterized by its central position within the city, at the meeting point of natural (the river Vardar) and built and was previously the host of many important public buildings. Most importantly it was one of the first representative blocks of the city when its expansion from the left to the right riverbank started, presenting a segment of Novo Maalo - a low-rise residential neighborhood. As the city was modified through the past century, especially with the 1963 earthquake, the block was left as a threshold between old and new housing models, with no urban incorporation plan realized. It remained a semi-bare island within the center, with derelict structures. Thus, striving to reintegrate the block into the urban fabric, new housing models are to be designed. Concepts brought forward are to consider residential solutions not only as needed shelter, but with accompanying factors of living such as childcare, recreation and work. To realize this the history of the city and urban context (with an emphasis on Skopje’s residential districts) are explored , alongside the current state of the zone, through writings, mappings, and photographic surveys, at the end pointing out the issues and possibilities. Subsequently, contemporary solutions in both architectural and urban spheres are analyzed, supported by relevant bibliographical references as a way of comprehending how the world has seen models of living together progress. Finally, three design concepts are developed as answers to the identified issues : forming three urban residential districts with high, medium, and low-rise volumes and densities; greening the boundaries; and re-establishing the river connection. The overall aim of these strategies is presenting typological variety in flexible solutions, integrating nature and the built whilst also utilizing the latest technological advancements and innovation. Taking into consideration these strategies alongside the fragility of the context (that the last century had created), a site-specific multiscalar solution is designed, focusing on providing both high, medium and low-rise housing and its accompanying program, whilst maintaining the existing connections to the Novo Maalo district. From the urban to the detail, a cohesive project is created through a set of design strategies that can be taken as a reference model when rethinking Skopje’s possible future design interventions in residential districts with similar spatial qualities. Focus is on supplying a sustainable landscaping solution that within itself will incorporate the built environment, one that shall be local and use local. Going into the detail itself flexibility of the unit is top priority alongside the inclusion of nature in all aspects and zones of living. Through this design the urban block C08 should become reinvigorated and finally incorporated within the large city scheme instead of being a bare island in Skopje’s center.

L'abitare è stato un tema sempre presente in ambito architettonico, presentando uno dei primi problemi da risolvere per l'umanità. All'apice della sua conformazione troviamo l'idea del rifugio, le cui forme, nel tempo, sono variate ed si sono evolute, così come noi e il nostro territorio. Come naturale conseguenza di questo contesto, abbiamo la Biennale di Architettura di Venezia del 2021 che si interroga su "Come vivremo insieme?", alla ricerca di modelli di sviluppo futuro dell'abitare come concetto. Portando questo argomento nei Balcani, più precisamente nella città di Skopje, Macedonia del Nord, troviamo un punto morto, dove i modelli di vita non si sono evoluti, anzi hanno deviato dal loro scopo principale e hanno lasciato i cittadini in condizioni al di sotto degli standard. Lo scopo di questa tesi è quindi quello di proporre una soluzione progettuale architettonica specifica per l'isolato urbano C08 nel centro della città. Questo spazio urbano si caratterizza per la sua posizione centrale all'interno della città, nel punto d'incontro tra natura (il fiume Vardar) e costruito, in precedenza sede di svariati importanti edifici pubblici. É stato uno dei primi quartieri rappresentativi della città quando è iniziata la sua espansione dalla sponda sinistra a quella destra del fiume, presentando un segmento di Novo Maalo, un quartiere residenziale non particolarmente sviluppato in altezza. Poiché la città ha subito diversi mutamenti nel corso del secolo scorso, in particolare con il terremoto del 1963, il quartiere è stato lasciato come soglia tra vecchi e nuovi modelli abitativi, senza che fosse realizzato alcun piano di inglobamento urbano. Rimase un'isola semispoglia all'interno del centro, con strutture abbandonate. Così, cercando di reintegrare l'isolato nel tessuto urbano, si progettano nuovi modelli abitativi. I concetti proposti suggeriscono di considerare le soluzioni residenziali non solo come un rifugio necessario, ma pensandoli anche come elementi integrati alla vita quotidiana come l'assistenza all'infanzia, la ricreazione e il lavoro. Per realizzare ciò vengono esplorati la storia della città e il contesto urbano (con un'enfasi sui quartieri residenziali di Skopje), insieme allo stato attuale della zona, attraverso l'uso di scritti, mappature e rilievi fotografici, evidenziando così problemi e opportunità. Successivamente si analizzano le soluzioni contemporanee sia in ambito architettonico che urbano, supportate da riferimenti bibliografici rilevanti per comprendere come il mondo abbia visto progredire i modelli di convivenza. Infine, vengono sviluppati tre concept progettuali come risposta ai problemi individuati: formare tre quartieri residenziali urbani con volumi e densità alta, media e bassa; rendere verdi i confini e ristabilire il collegamento fluviale. L'obiettivo generale di queste strategie è presentare una varietà tipologica in soluzioni flessibili, integrando la natura e il costruito, traendo vantaggio dall'innovazione degli ultimi progressi tecnologici. Prendendo in considerazione queste strategie, insieme alla fragilità del contesto (che il secolo scorso ha creato), viene progettata una soluzione specifica a più scale d'intervento, concentrandosi sulla fornitura di unità abitative a densità alta, media e bassa e il relativo programma, pur mantenendo l'esistente collegamenti con il quartiere di Novo Maalo. Da una visione urbana ad una più di dettaglio, viene creato un progetto coerente che attraverso un insieme di strategie progettuali può essere preso come modello di riferimento quando in un futuro in cui verranno attuati interventi progettuali a Skopje in quartieri residenziali con qualità spaziali simili. L'attenzione si concentra sulla volontà di fornire una soluzione paesaggistica sostenibile che al suo interno incorpori l'ambiente costruito, che sia locale e usi locale. Entrando nel dettaglio stesso, la flessibilità dell'unità è la massima priorità insieme all'inclusione della natura in tutti gli aspetti e le zone della vita. Attraverso questo progetto l'isolato urbano C08 dovrebbe essere rafforzato e finalmente incorporato all'interno dello schema della grande città invece di essere un'isola spoglia nel centro di Skopje.