Memoria critica e identità tipologica. Una casa nel Raval a Barcellona

In the middle of Raval, in the western part of the Gothic city in Barcelona, there is a small abandoned area of about 650 m2, in carrer de la Reina Amàlia 11, called "Hort del Xino" for its use as an abusive vegetable garden. The neighborhood, known for its nightlife and widespread crime, requires public areas and facilities for citizens, as well as a gradual redevelopment of existing buildings, in line with the local regulator plan (PERI). The project area is in a great location, compared to the city center and El Prat airport; furthermore, it is well connected to public transport. For this reason, the design intent is to offer a public garden, a canteen and a literary bar to the citizens to promote social integration activities, as well as a flexible number of temporary residences and common areas for students, artists, immigrants, tourists. Lastly, on the top floor, there are two traditional private residences, for families of three or four people. This thesis starts from an in-depth analysis of some design case studies of Barcelona, built between 1950 and 1970, in order to capture the typological, stylistic and formal essence of the Catalan architects and re-propose a similar and well contextualized project. Construction techniques and materials are traditional, combined with a modern reinterpretation of facade and interior details. The street lineup has been flatten out to give a perception of continuity, while inside the area there is a good relation between full and empty spaces, with a game of staggered volumes to reproduce the feeling of disorientation given by the context. An important theme, among those discussed later, is the project storytelling, in relation with the writers who took their cue from the city of Barcelona, narrating it in their novels and proposing it as a scenario. In this way, the architecture becomes an integral part of the novel and the projects, in turn, can always tell a story.

Nel cuore del Raval, nella parte occidentale della città gotica di Barcellona, si trova una piccola area abbandonata di circa 650 m2, in carrer de la Reina Amàlia 11, chiamata “Hort del Xino” per il suo utilizzo come orto abusivo. Il quartiere, conosciuto per la vita notturna e la diffusa criminalità, necessita di zone pubbliche e servizi ai residenti, oltre che ad una progressiva riqualificazione degli edifici esistenti, in linea con il piano regolatore (PERI) di zona. L’area è in un’ottima posizione rispetto al centro città e all’aeroporto di El Prat, oltre che ben collegata ai mezzi pubblici. Per questo motivo, l’intento progettuale è quello di offrire un giardino pubblico, una mensa e un bar letterario ai cittadini, per favorire le attività di integrazione sociale, oltre che un numero flessibile di residenze temporanee e aree comuni per studenti, artisti, immigrati, turisti; infine, all’ultimo piano vi sono due residenze tradizionali private, per famiglie di tre o quattro persone. La tesi parte da un’analisi approfondita di alcuni casi studio progettuali di Barcellona, costruiti tra il 1950 e il 1970, in modo da cogliere l’essenza tipologica, stilistica e formale degli architetti catalani e riproporre un progetto analogo e ben contestualizzato. Le tecniche costruttive e i materiali sono tradizionali, abbinati a una rivisitazione in chiave moderna dei dettagli di facciata e degli interni. La cortina stradale è stata uniformata per dare un senso di continuità, mentre all’interno dell’area vi è un buon rapporto tra pieni e vuoti, con un gioco di volumi sfalsati per riproporre la sensazione di disorientamento data dal contesto. Un tema importante tra quelli trattati è la narratività progettuale, in relazione con gli scrittori che hanno preso spunto dalla città di Barcellona, raccontandola all’interno dei propri romanzi e proponendola come scenario. In questo modo, le architetture diventano parte integrante del romanzo e i progetti, a loro volta, possono sempre narrare una storia.